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										|  | Spendere Meglio |  | 6/2009  | pagina 10 |  |  
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										|  | Accendimi, che mi spengo |  |  
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										|  | Indicazioni poco affidabili sulle confezioni delle lampadine a basso consumo (vedi tabella versione cartacea)
 
 Le dichiarazioni dei produttori sulla durata di vita delle lampadine a risparmio energetico non sono verosimili. Spendere Meglio spiega a cosa fare attenzione al momento dell’acquisto.
 
 In Svizzera, le lampadine delle peggiori classi energetiche F e G sono bandite dalla vendita. E da settembre del 2010 si prevede, in contemporanea con l’Ue, di rinunciare completamente alle classiche lampadine a incandescenza.
 
 Di conseguenza, produttori e commercianti hanno ampliato l’assortimento di quelle a basso consumo. Ma quale è meglio scegliere? Alcune, secondo i produttori, dovrebbero funzionare per 6, 8, 10, 12, 15 o addirittura 20 anni.
 
 Simili indicazioni direbbero tuttavia poco sull’effettiva durata di una lampadina a basso consumo nell’uso quotidiano.
 
 La durata di vita scritta sulle confezioni, in realtà, è rilevata dai produttori tramite una procedura di misurazione normata, nella quale 20 lampadine a basso consumo dello stesso tipo sono lasciate accese per 165 minuti e poi spente per altri 15, ripetendo il ciclo continuamente.
 
 In questo modo vengono accese e spente otto volte al giorno. La durata di vita poi dichiarata si stabilisce quando metà delle lampadine rimane accesa.
 
 L’uso quotidiano è ben diverso
 «Questa procedura di misurazione non rispecchia l’uso quotidiano», dice Stefan Gasser, esperto presso l’Agenzia svizzera per l’efficienza energetica (Safe). Lo specialista ritiene infatti che, nell’uso di tutti i giorni, le commutazioni siano di più, e soprattutto più irregolari. Ciò ne accorcia la durata di vita rispetto alla procedura di misurazione. A questo particolare rendono attenti anche alcuni produttori, come Osram, nei documenti tecnici. Sulla confezione, però, non se ne parla.
 
 Per questo motivo sono consigliate solo lampadine che si possono accendere e spegnere almeno dieci volte al giorno, senza che ciò abbia un influsso sulla loro durata di vita.
 
 Il valore più importante, definito dai cicli di accensione e spegnimento, è indicato sulle confezioni o nei documenti informativi di pochissimi prodotti.
 
 Lo dimostra anche un test casuale di Gasser su incarico del sito internet www.topten.ch. L’esperto ha analizzato tutte le lampadine a basso consumo Osram, Philips, e Megaman cercando le indicazioni sui cicli di accensione e spegnimento.
 
 «Generalmente, Osram e Megaman indicano il numero di accensioni e spegnimenti sopportati dalla lampadina solo se è buono», dice. Per i prodotti Philips, invece, la ricerca di indicazioni in merito sulla confezione o nei foglietti informativi è stata vana.
 
 Una lampadina è considerata resistente ad accensioni e spegnimenti frequenti quando è possibile accenderla e spegnerla 600 mila volte.
 
 I modelli resistenti si riconoscono da definizioni specifiche come “Superstar” e “Intelligent” (Osram), “Ingenium” (Megaman) e “Oecoplan” (Philips).
 
 Tra accensioni e spegnimenti
 Il numero di cicli di accensione e spegnimento sopportati dalle lampadine dovrà essere dichiarato sulla confezione solo fra un anno.
 
 Laddove attualmente dovesse mancare questa indicazione, ci si può attenere ai seguenti valori indicativi:
 
 - 600 mila ore di durata di vita (o 6 anni): 3 mila cicli di accensione/spegnimento.
 - 8 mila ore (8 anni): 4 mila cicli.
 - 10 mila ore (10 anni): 10 mila cicli.
 - 12 mila ore (12 anni): 30 mila cicli.
 - 15 mila ore (15 anni): 500 mila cicli.
 - 20 mila ore (20 anni): cicli illimitati.
 
 Le lampadine a basso consumo con una durata di vita inferiore alle 12 mila ore dovrebbero quindi essere usate, nelle economie domestiche, solo dove devono restare accese a lungo e senza numerose interruzioni.
 
 
 Le caratteristiche delle lampadine a risparmio energetico
 
 - Luminosità: di regola, il numero di Watt delle lampadine a basso consumo a forma tubolare o a spirale può essere moltiplicato per cinque. Esempio: una lampadina a basso consumo da 15 Watt emana la stessa luce di una a incandescenza normale da 75 Watt.
 
 Le lampadine a basso consumo a forma di pera perdono un po’ di luminosità, perciò in tale caso si consiglia un fattore di 4. Ossia: una lampadina a basso consumo da 15 Watt a forma di pera corrisponde circa a una lampadina a incandescenza da 60 Watt.
 
 
 - Scelta della lampada: nei lampadari chiusi non bisognerebbe usare lampadine a basso consumo a forma di pera, poiché il loro rendimento luminoso è inferiore a quello delle lampadine a forma tubolare. Inoltre, il tempo di accensione fino alla piena luminosità è tre volte più lungo.
 
 Spesso, le lampadine a basso consumo a forma di pera non sono resistenti ai cicli di accensione/spegnimento.
 
 
 - Dimensione: le lampadine a basso consumo a forma tubolare o a spirale sono spesso di diversi centimetri più lunghe di quelle a incandescenza. Prima di sostituirne una a incandescenza in un lampadario chiuso è pertanto importante misurare la lunghezza possibile.
 
 Se il lampadario è aperto, una lampadina a basso consumo a forma di pera non dovrebbe sporgere troppo. Se esteticamente non è di disturbo, si può inserire anche una lampadina a basso consumo compatta, nettamente più corta.
 
 
 - Colore luce: il colore delle lampadine a incandescenza è percepito come caldo. Le lampadine a basso consumo con codice 827 sulla confezione producono una luce bianca calda che si avvicina a quella delle lampadine a incandescenza.
 
 Ora ci sono anche lampadine a basso consumo con codice 825, che forniscono una luce ancora più simile a quella delle lampadine a incandescenza.
 
 
 - Dimmer: solo lampadine a basso consumo speciali sono regolabili con dimmer. Al contrario di quelle a incandescenza, la luce delle lampadine a basso consumo regolata con dimmer non è gradevole. Si consigliano pertanto lampadine a basso consumo a due gradi di luminosità, regolabili premendo l’interruttore.
 
 
 - Illuminazione esterna: le normali lampadine a basso consumo non sono adatte all’illuminazione esterna perché a basse temperature emettono poca luce e hanno un tempo d’accensione molto lungo. Meglio usare quelle speciali, definite “Exterior”.
 
 
 - Garanzia: sulle lampadine a basso consumo con durata di vita di sei anni, Osram dà tre anni di garanzia, mentre su quelle con durata di vita di dieci anni, la garanzia è di cinque.
 
 
 Le lampadine difettose possono essere ritornate, in confezione antirottura e con lo scontrino di cassa, a Osram Sa, Mk, casella postale, 8401 Winterthur.
 
 Philips non offre una simile garanzia, concede però, secondo proprie indicazioni, «la possibilità di sostituzione se una lampadina a basso consumo dovesse smettere di funzionare anticipatamente». La procedura: conservare confezione e scontrino d’acquisto e in caso di difetto della lampadina contattare la hotline gratuita allo 00800 744 54 775.
 
 Megaman offre l’usuale garanzia di due anni. «Offriamo una sostituzione adeguata indipendentemente dai termini di garanzia e dalla durata di vita se risultano difetti di massa da una cattiva produzione», afferma la ditta. Contatto: info@unilite.ch.
 
 Armin Braunwalder, K-Tipp
 Silvia Mossi
 
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