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L'Inchiesta 6/2011 | pagina 30

Easyjet: il volo parte in ritardo ma non risarcisce i passeggeri
Chi vola è tutelato contro le negligenze delle compagnie aeree. Ma spesso solo sulla carta

Giuseppe Bianchi (nome fittizio) era in Egitto in vacanza. Il suo volo di rientro EZY 1570 della Easyjet da Hurghada a Ginevra era previsto per la sera del 22 gennaio. A causa di problemi tecnici, l’aereo è invece decollato il mattino successivo.

Al rientro a casa, il signor Bianchi ha inoltrato al vettore una richiesta d’indennizzo di 400 euro, rifacendosi al regolamento europeo in vigore in Svizzera sui diritti dei passeggeri aerei e a varie sentenze della Corte di giustizia europea di Lussemburgo.

Secondo questo regolamento, in caso di lunghi ritardi e di annullamenti, le compagnie aeree devono risarcire i passeggeri. In base all’entitè del ritardo e alla distanza, spetta loro un indennizzo che varia dai 125 ai 600 euro. Fanno eccezione i casi in cui un ritardo o un annullamento sono causati da "circostanze straordinarie".

La Corte di giustizia europea ritiene tuttavia privo di fondamento considerare i problemi tecnici circostanze straordinarie.

Secondo Rolf Metz, esperto legale in materia di viaggi, Easyjet avrebbe dovuto risarcire il signor Bianchi. Dal canto suo, la compagnia aerea non si ritiene responsabile nei suoi confronti e non intende indennizzarlo. Sostiene che vi sia stato un errore da parte di una collaboratrice nell’annunciare il ritardo per problemi tecnici non straordinari. Il ritardo era invece dovuto a circostanze straordinarie.

Niente multe a Easyjet
Il signor Bianchi si rivolge quindi all’Ufficio federale dell’aviazione civile, che garantisce la conformità generale al regolamento dei diritti dei passeggeri in Svizzera. Ma qui subisce la seconda sconfitta: per l’indennizzo deve rivolgersi al foro competente. L’Ufficio informa inoltre che non multerè Easyjet. Per motivi legali il signor Bianchi non ottiene altri dettagli.

Perché Easyjet se l’è cavata così a buon mercato Per l’Ufficio federale non c’erano le premesse per una multa: la compagnia aerea avrebbe esposto in modo plausibile Di aver agito correttamente rispettando i diritti dei passeggeri. Non è chiaro come l’ufficio abbia valutato e sia giunto a questa conclusione.

Interpellata dalla rivista K-Tipp, la compagnia se ne lava le mani: Nel caso in cui il passeggero ritiene di poter avanzare pretese nei confronti di Easyjet e questa le contesta, può fare ricorso presso il giudice civile competente.

Per il Tribunale federale c’è una via d’uscita
Sono molti i passeggeri che come il signor Bianchi non sono risarciti. Forse perché le compagnie aeree hanno poco da temere dalle autorità di vigilanza e possono contare sul fatto che la maggioranza dei passeggeri si ritira dopo il secondo no. Andare in tribunale per qualche centinaio di euro diventa troppo complicato.

Ma adire le vie legali in molti casi porterebbe al successo. In materia di diritti dei passeggeri, i tribunali svizzeri non possono applicare automaticamente la prassi della Corte di giustizia europea. Tuttavia, il Tribunale federale sostiene la necessitè di una diretta applicazione del diritto comunitario.

Un tribunale svizzero potrebbe tener conto della giurisprudenza della Corte di giustizia europea e, di regola, seguire le sue disposizioni, conclude Rolf Metz.


Buono a sapersi

Non state a guardare

- In caso di overbooking, ritardi o voli annullati, bisogna far valere i propri diritti nei confronti della compagnia aerea.

- Rifiuto della compagnia aerea. Per voli dalla Svizzera, rispettivamente con una compagnia svizzera o dell’Unione europea in Svizzera, occorre rivolgersi all’Ufficio federale dell’aviazione civile: telefono 031 325 95 96,
www.tiny.cc/aviazione-civile.

- Indennizzo. L’azione civile va intrapresa presso la sede svizzera della compagnia, per esempio Basilea Città per Swiss e Ginevra per Easyjet. Chi perde deve pagare i costi della procedura e, di solito, un risarcimento alla controparte.

Gery Schwager, K-Tipp
Flora Stefanini

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