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L'Inchiesta 6/2013 | pagina 25

Nella casa il pilastro fa la differenza
Il prelievo anticipato per un immobile di proprietà va valutato con attenzione. A chi ha anche il terzo pilastro conviene attingere da lì.

Carlo vuole acquistare una casa e per farlo ha bisogno dei suoi averi previdenziali. Da anni versa contributi nel secondo e nel terzo pilastro. Ma da quale conviene prelevare?

Nella maggior parte dei casi la soluzione più conveniente è il prelievo del capitale dal terzo pilastro, che rappresenta la previdenza individuale vincolata. Ecco perché:

- Nel caso del secondo pilastro, gli averi prelevati per la casa di proprietà devono essere rimborsati prima di potersi riscattare di nuovo nella cassa pensioni. Questi versamenti non possono essere dedotti dal reddito imponibile.

Nel caso dei prelievi dal terzo pilastro non è così: nonostante il prelievo anticipato, si può continuare a versare e dedurre i relativi importi dal reddito imponibile.

- Le prestazioni di vecchiaia e quelle in caso di invalidità si basano sull'ammontare del capitale versato. Un prelievo anticipato riduce il loro importo.

- I soldi investiti nella casa di proprietà non fruttano interessi. Conviene perciò prelevare dove il loro rendimento è più basso.

In alcuni casi può però essere più conveniente un prelievo dal secondo pilastro. Nella parte sovraobbligatoria (quote di reddito superiori a fr. 84'240.-) molte casse pensioni offrono prestazioni inferiori a quelle della parte obbligatoria. Se il prelievo di capitale per la proprietà immobiliare avviene totalmente dalla parte sovraobbligatoria, gli effetti negativi sono quindi inferiori.

Eckhard Baschek, K-Geld
Vichi Masella

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