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Scelgo Io |
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6/2005 | pagina 7 |
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In ospedale per l'Herbalife |
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I prodotti per dimagrire scatenerebbero l'epatite tossica
Chi assume i prodotti Herbalife rischia di finire all'ospedale con un'epatite tossica. La malattia sarebbe causata da una reazione allergica. La multinazionale respinge le accuse, mentre le autorità ne stanno analizzando i preparati.
Mancanza di appetito, frequenti vomiti e crampi alla pancia: sono i sintomi di una donna 63enne, ricoverata in ospedale. I medici diagnosticano un'epatite tossica scatenata dai farmaci e ne sospendono l'assunzione. La donna si riprende e torna a casa. Tre mesi dopo ha un peggioramento. Dichiara di non aver più preso alcun farmaco, esclusi i prodotti fitologici della multinazionale Herbalife per il controllo del peso che assumeva già prima dell'ospedalizzazione.
Un po' troppi casi isolati
La vicenda è stata pubblicata sulla rivista specialistica Swiss Medical Forum e ve ne sono altre simili.
In Svizzera, circa 800 mila persone fanno uso di prodotti Herbalife e alcune di queste sono finite all'ospedale con l'epatite. Al 73esimo congresso annuale della Società svizzera di medicina interna, un medico svizzero ha presentato un caso simile accaduto a una paziente 52enne.
Andrée Meier-Abt, esperta in fitologia presso il Centro tossicologico, è a conoscenza di tre casi segnalati negli ultimi cinque anni.
Il fatto sorprendente è che questi casi sono registrati anche presso l'Ufficio federale della sanità (Ufsp). «Dal 1998 ci sono stati segnalati complessivamente 12 casi di epatite tossica. Si tratta di pazienti ammalatisi dopo aver assunto i frullati-pasto e altri prodotti Herbalife», dichiara Elisabeth Nellen-Regli, direttrice della sezione derrate alimentari. Ma la cifra potrebbe essere ancor più alta, perché non vi è obbligo di notifica medica per queste malattie.
E le autorità sanitarie stanno a guardare
Herbalife respinge le accuse. «Il collegamento tra le malattie e i prodotti non è dimostrato», afferma Patrick Hoffmann, direttore del managing. Anche Swissmedic, l'Istituto svizzero di controllo dei farmaci, giunge alla conclusione che in sei dei casi denunciati all'Ufsp è probabile un collegamento con l'assunzione di prodotti Herbalife. Nei sei casi rimanenti il collegamento è per lo meno possibile.
Perché l'Ufsp non è ancora intervenuto? Elisabeth Nellen-Regli fa notare che le autorità vengono a conoscenza dei casi sempre con mesi di ritardo, quando è troppo tardi rifarsi sui prodotti assunti. Gli ingredienti dichiarati non sono ritenuti problematici dall'esperta. Potrebbero però scatenare una reazione allergica, la quale, a sua volta, provocherebbe l'epatite.
In risposta a una richiesta della rivista per consumatori Saldo, l'autorità ha incaricato il chimico di Basilea campagna Niklaus Jäggi di chiarire la situazione. «Può trattarsi di una semplice modifica sull'iscrizione dell'etichetta, ma sono possibili anche un divieto di smercio e addirittura imporre a Herbalife di recuperare i prodotti già venduti tramite annuncio sui giornali», afferma Jäggi.
Molti consumatori sono già oggi scettici sui prodotti Herbalife. Secondo una stima personale dell'esperta Ufsp Nellen, ogni giorno arrivano fino a dieci telefonate inerenti Herbalife: i consumatori vogliono sapere se il consumo di questi prodotti sia o pericoloso per la salute.
Silvia Baumgartner, Saldo.
Vuoi lavorare? Sborsa cinque mila franchi
E-mail, annunci sui quotidiani e volantini sui muri: questi i mille canali tramite i quali Herbalife recluta i suoi venditori. A chi risponde sono chiesti soldi per iniziare l'attività.
Lo scorso ottobre, il giovane figlio disoccupato di Maria O. di Maggia risponde a un misterioso annuncio di lavoro. «Gli hanno chiesto cinquemila franchi solo per iniziare a lavorare come supervisore e io stavo per darglieli», racconta la donna che, grazie a i consigli di Scelgo Io, ha poi deciso di non versare quei soldi.
Dietro le promesse rigorosamente anonime pubblicate su giornali, inviate per e-mail o stampate su volantini vi è quasi sempre Herbalife, la multinazionale attiva nella vendita di prodotti alimentari che recluta i suoi venditori promettendo guadagni elevati.
In queste strutture multilevel o di network marketing, in realtà, solo un ristretto numero di persone si arricchisce. |
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