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Spendere Meglio 6/2008 | pagina 7

Discese coi fiocchi
Diminuisce il numero di infortuni sulle piste da sci

Gli infortuni sulle piste da sci diminuiscono. L’equipaggiamento e le piste migliorano.

«Negli ultimi anni, il rischio d’infortunarsi durante le attività sportive sulla neve è diminuito», dice Edith Müller, direttrice del progetto sport invernali della Suva.

«Il rischio d’infortuni in 20 anni si è dimezzato», aggiunge Othmar Brügger, ricercatore dell’Ufficio prevenzione infortuni. Attualmente, si contano 3 o 4 infortuni per 10 mila giornate di sport sulla neve*. Nel 1998 sarebbero stati invece da 6 a 8.

Un confronto tra le cifre evidenzia la tendenza a lunga durata. Nel 2006 e nel 1996 il numero d’infortuni è stato più o meno uguale. Secondo le statistiche degli assicuratori, ci sono stati circa 34 mila infortuni, ma considerando solo i lavoratori assicurati contro gli infortuni.

Nel 2006, anno particolarmente innevato, c’era però sulle piste il 10% di sciatori in più rispetto al 1996. L’associazione Funivie svizzere ha contato, nel 2006, oltre 27 milioni di “skier-days”, ossia giorni in cui sportivi svizzeri ed esteri hanno usato gli sci: sono 3 milioni in più del 1996.

Il calo del rischio va ricondotto, secondo Brügger, soprattutto all’equipaggiamento e alla migliore preparazione delle piste:
- Gli scarponi sono migliori. Di conseguenza si riducono gli infortuni alle articolazioni del piede.
- Migliorando gli attacchi, si è ridotto il numero di fratture della tibia.
- Le piste più larghe e pulite hanno ridotto le collisioni con alberi e altri ostacoli.
- L’eliminazione di sistemi di risalita a traino ha ridotto gli infortuni sugli impianti.

Per Brügger, oggi gli infortuni sciistici non sono più gravi rispetto al passato. Secondo i risultati di un’indagine, però, ben l’80% degli sportivi sulla neve teme una collisione con altri sciatori.

Un errore di stima grossolano: secondo le statistiche, solo l’8% degli infortuni sciistici è causato da collisioni. La maggioranza degli infortuni sugli sci è provocata dallo sciatore stesso.

«La causa d’infortunio più frequente è la sopravvalutazione delle proprie capacità da parte degli sciatori», conclude Brügger.

Eric Breitinger, Saldo
Michela Salvi

*Esempio: se 1’000 persone sciano per 10 giorni, totalizzano 10 mila giornate sugli sci.

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