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L'Inchiesta 6/2009 | pagina 30

Si possono modificare le spese accessorie?
«Vivo in un appartamento in affitto. Le spese elettriche sono comprese nella pigione, ma ora la proprietaria vuole inserirle nel conteggio delle spese accessorie. Lo può fare?»
Sì, sempre che lo faccia in modo corretto. Durante il rapporto di locazione, il proprietario può modificare il metodo di conteggio delle spese accessorie a suo piacimento e senza l'accordo dell'inquilino.

Può dunque togliere queste spese dalla pigione e fatturarle separatamente. Ma solo se contemporaneamente riduce la pigione netta dello stesso importo di cui aumenta le spese accessorie.

La modifica contrattuale va comunicata all'inquilino con un formulario ufficiale del cantone almeno dieci giorni prima dell'inizio del preavviso contrattuale di disdetta.
Inoltre, la modifica può essere applicata al più presto al termine di disdetta successivo.

Se la pigione netta non è adeguata correttamente, l'inquilino può contestare la modifica o pretendere la riduzione dell'affitto.


Posso aprire una ditta con il 2° pilastro?

«Ho 23 anni e vorrei aprire una ditta con i soldi del secondo pilastro. Ma la mia cassa pensione si rifiuta di pagare, perché non ho risparmiato averi di vecchiaia a sufficienza da prelevare per un'attività in proprio. Ha ragione?»
Sì. Anche se lei sta già pagando i contributi di cassa pensione, a 23 anni è assicurato solo contro il rischio di decesso e d'invalidità.

Il risparmio per la vecchiaia inizia dal 1° gennaio dopo il compimento dei 24 anni. Per questo il premio di cassa pensione aumenta nettamente per i ventiquattrenni.

La situazione sarebbe diversa se la cassa pensione del suo datore di lavoro avesse stabilito nel proprio regolamento che il risparmio per la vecchiaia inizia prima dei termini previsti dalla legge.

In realtà, poche casse lo fanno.


I miei figliastri non erediteranno nulla da me?

«Mia moglie ha due figli avuti da un precedente matrimonio. È vero che loro non erediteranno nulla da me se mia moglie ed io dovessimo morire insieme?»
Sì, ma solo se lei non dà indicazioni precise nel suo testamento.

Infatti, quando i coniugi muoiono contemporaneamente, non ereditano nulla tra di loro. La sua eredità andrà quindi ai parenti e non ai suoi figliastri, che riceveranno solo il patrimonio della madre.

Potrebbe evitare che questo si verifichi adottando i suoi figliastri, per esempio. Oppure può redigere un testamento indicando quanto segue:

- I figliastri dovranno ottenere il suo lascito nel caso in cui lei e sua moglie doveste morire contemporaneamente.
- I figliastri dovranno ricevere l'eredità nel caso in cui sua moglie dovesse morire prima di lei.
- Sua moglie è l'erede istituita e i figliastri gli eredi sostituti.


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