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Scelgo Io 6/2009 | pagina 7

Dichiarazioni amare
Indicazioni mancanti sui contenuti di alcuni prodotti dolciari

I produttori Haribo e Ferrero spesso non svelano il contenuto di zucchero, grassi e calorie sulle confezioni dei loro dolciumi.

Chi acquista gli orsetti gommosi o i dolciumi alla frutta di Haribo non può sapere la quantità di calorie, zucchero e grassi che contengono.

Un controllo a campione ha rivelato che anche sulle confezioni di prodotti di altri fabbricanti non c'è traccia di queste informazioni.

Un esempio riguarda Ferrero: sull'imballaggio delle praline Rocher non c'è scritto niente a proposito del valore nutritivo. E pensare che quattro di queste "palline" contengono lo stesso numero di calorie di mezza tavoletta di cioccolata.

Per Ferrero e Haribo è un'abitudine
Secondo le organizzazioni tedesche per i consumatori, Ferrero e Haribo fanno parte dei produttori che più frequentemente non dichiarano tutte le informazioni sulla confezione.

Recentemente, queste organizzazioni hanno sottoposto a un controllo ben 3'500 prodotti di 50 fabbricanti diversi: sul 95% dei prodotti Ferrero e sull'87% di Haribo, le dichiarazioni del valore nutritivo erano incomplete.

Le organizzazioni per i consumatori sospettano intenzioni di inganno. Infatti, le indicazioni mancavano molto spesso sulle confezioni di prodotti grassi e calorici.

Haribo Austria, fornitore per la Svizzera, si giustifica dicendo che «sulle confezioni c'è poco spazio», ed è già occupato dalla lista degli ingredienti obbligatoria in numerosi paesi.

Ferrero Svizzera vuole invece introdurre «un'indicazione estesa volontaria del valore nutritivo» per tutti i prodotti.

Le nuove confezioni sarebbero in vendita appena le provviste nei negozi saranno completamente vendute. Ferrero, tuttavia, non indica un termine preciso.

I dettaglianti in Svizzera fanno comunque ben poco contro questi produttori.

Migros e Coop indicano i valori nutritivi dei loro prodotti. Tuttavia, «sulle dichiarazioni date dai produttori non abbiamo nessun potere», afferma Nathalie Eggen, portavoce di Migros. Coop dice la stessa cosa.

I rivenditori possono farsi valere
Ma c'è da chiedersi se è vero. Secondo le organizzazioni tedesche per i consumatori, i grandi distributori possono costringere i fornitori a dare informazioni sui loro prodotti.

Hanno infatti scoperto presso Aldi in Germania confezioni di Haribo con dichiarazioni complete a proposito del valore nutritivo, mentre nei negozi Lidl e Edeka, sempre in Germania, c'erano in vendita prodotti senza alcuna indicazione.

Eric Breitinger, Saldo
Anja Rosebrock

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