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Spendere Meglio 6/2009 | pagina 3

A mano non va lontano
Consegna postale difficile se l’indirizzo è scritto in modo poco chiaro

Chi non scrive bene l’indirizzo sulle buste rischia di creare disguidi nella spedizione.

Lo scorso agosto, una lettrice ha inviato un documento per posta A alla sua cassa malati. Il rimborso delle spese da lei richiesto non è mai arrivato, e dopo 55 giorni la lettera è tornata al mittente con l’indicazione “Insufficient Address” (indirizzo non sufficiente).

La lettrice ha quindi reclamato per iscritto presso la Posta, perché l’indirizzo, scritto in stampatello, era facilmente leggibile. Le è stato risposto che la lettera è stata elaborata in modo errato, finendo all’estero.

La causa dell’errore sarebbe l’indicazione del destinatario scritta in modo poco leggibile. In generale, le lettere indirizzate a mano sono quelle che più spesso non arrivano a destinazione. Allegati alla risposta, due francobolli e le scuse formali.

Per essere sicuri che siano recapitate correttamente, in futuro gli indirizzi sulle buste dovranno dunque essere scritti con caratteri di stampa? «Indipendentemente dal fatto che l’indirizzo sia stampato oppure scritto a mano, l’importante è che presenti un buon contrasto rispetto alla busta e che la carta di quest’ultima non sia lucida», afferma Mariano Masserini, portavoce della Posta.

Su internet, la Posta effettivamente dice che “un indirizzamento che segue determinate disposizioni permette un’elaborazione razionale degli invii di lettere”.

Non si dice da nessuna parte che gli indirizzi devono essere scritti a macchina.

Gertrud Rall, Saldo
Vichi Masella

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