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Scelgo Io 6/2012 | pagina 6

Le mele della salute
I polifenoli contenuti nei frutti prevengono le malattie al cuore

Mangiare le mele fa davvero bene. Alcune varietà contengono grandi quantità di sostanze benefiche per il cuore. Lo dimostra uno studio del centro svizzero di ricerca Agroscope.

«Una mela al giorno toglie il medico di torno», dice la saggezza popolare. Ora i ricercatori hanno scoperto che cosa rende questi frutti così sani.

Un motivo sono i polifenoli che contengono, sostanze dal sapore amaro che aiutano a contrastare le malattie cardiovascolari. Alcuni studi indicano che proteggono anche da cancro, diabete e Alzheimer.

Ma la quantità di polifenoli dipende dalla varietà di mela. È stato dimostrato da uno studio del centro di ricerca Agroscope Changins-Wädenswil. Il team, sotto la guida della scienziata Eva Arrigoni, ha analizzato il contenuto di polifenoli in oltre 100 varietà di mele. I risultati sono stati pubblicati la scorsa primavera nella rivista specializzata Journal of food composition and analysis.

Sono soprattutto le classiche mele da sidro a contenere grandi quantità di polifenoli: fino a 300 milligrammi ogni 100 grammi. Anche le Boskoop, spesso utilizzate da cuocere, ne sono ricche.

Il palato non gradisce il gusto amaro
Poiché queste sostanze rendono le mele amare, le varietà che ne contengono di più risultano piuttosto sgradevoli al palato. Di conseguenza, si trovano più facilmente presso alcuni contadini, al mercato o nei negozi di prodotti naturali, piuttosto che nei grandi negozi.

Le varietà di mele in vendita presso Migros e Coop, tra cui Gala, Golden e Braeburn, contengono solo la metà dei polifenoli rispetto a quelle da sidro (vedi tabella).

Oltre alla quantità, anche il tipo di polifenoli cambia a seconda della varietà di mela. Gli scienziati hanno stabilito tre importanti gruppi che si distinguono per il loro effetto medicinale: i flavonoli, gli acidi fenolici e i flavan-3-oli.

Alcuni studi indicano che i flavan-3-oli del cacao dilatano i vasi sanguigni e migliorano la circolazione. Sostanze simili si trovano anche nel tè verde.

Gli acidi fenolici, come per esempio quello clorogenico del caffè, hanno effetti positivi sulle malattie cardiovascolari, come conferma Thomas Walser, medico collaboratore della rivista Gesundheitstipp: «Nelle persone che bevono regolarmente caffè, la carotide rimane più elastica e il rischio d'infarto cala». Questo è stato dimostrato da uno studio dell'Università di Atene. Per ottenere l'effetto, bastano una tazza o due al giorno.

Sembra che anche la quercetina, appartenente al gruppo dei flavonoli, protegga il cuore e rafforzi il sistema immunitario.

Frutta fresca anziché cioccolata
Finora si conoscevano soprattutto gli effetti positivi sul cuore dei polifenoli contenuti nel tè e nella cioccolata nera. Ma secondo i calcoli di Eva Arrigoni, una mela di 150 grammi di varietà Jonathan, Elstar o Topaz fornisce la stessa quantità di epicatechina di dieci grammi di cioccolato nero. Una mela Maigold contiene pur sempre la metà dell'acido clorogenico che troviamo in una tazza di caffè da un decilitro e mezzo.

Tuttavia, ammette Arrigoni, al momento non si sa ancora se il corpo sia in grado di assumere i polifenoli delle mele come quelli del cacao o del caffè.

Non bisogna eliminare la buccia
Le benefiche sostanze si trovano soprattutto nella buccia. Se la si elimina, si perdono anche grandi quantità di polifenoli. Spremendo la frutta, se ne perde quasi la metà.

Arrigoni consiglia quindi di utilizzare in cucina anche la buccia della mela. «Durante la cottura, la perdita delle sostanze contenute nelle mele è trascurabile», aggiunge. Anche immagazzinare le mele non ha influssi negativi sulla quantità di sostanze benefiche.

A tavola, gli esperti consigliano di non fissarsi unicamente sui polifenoli. «È la molteplicità dei componenti benefici a rendere la mela così preziosa», sottolinea David Fäh, specialista in medicina.

Andreas Grote, Gesundheitstipp
Martina Wallimann


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